Il cardo mariano (Silybum Marianum ) è un’erba legata alla famiglia delle margherite e ambrosia.
Questa pianta spinosa ha fiori viola con venature bianche
Secondo la tradizione una goccia del latte della Vergine Maria che cade sulle sue foglie e causarono queste venature.
È originaria dei paesi del Mediterraneo.
I principio attivo è la silimarina, un antinfiammatorio, un antivirale ed un antiossidante.
Diverse parti della pianta possono essere utilizzate per trattare varie condizioni di salute.
Come trattamento naturale per problemi al fegato è usato per
Le persone con problematiche epatiche lo usano come terapia complementare in caso di malattie provocate da alcol, epatiti, malattia del fegato grasso e il cancro al fegato.
Si pensa che riduca i danni al fegato causati dai radicali liberi, che vengono prodotti quando il fegato metabolizza le sostanze tossiche.
I risultati degli studi però sono stati contrastanti e non tutti hanno riscontrato che l’estratto di questa pianta, ha un effetto benefico sulle malattie del fegato.
La silimarina e il cardo mariano sono stati tradizionalmente usati come rimedio naturale per il trattamento di vari disturbi tra cui disturbi neurologici come il morbo di Alzheimer e Parkinson e l’ischemia cerebrale da oltre 2000 anni.
I test in provetta e studi su animali hanno dimostrato che questa pianta, presenta alcune promettenti caratteristiche che potrebbero renderlo utile per proteggere la funzione cerebrale.
Uno studio del 2015 ha scoperto che il cardo mariano ha aumentato la resistenza allo stress ossidativo .
Lo stress ossidativo è una potenziale causa della malattia di Alzheimer .
Il cardo mariano pertanto, può aiutare a migliorare la cognizione e trattare le condizioni degenerative che colpiscono la mente.
Sono necessarie ulteriori ricerche sull’uomo per confermare gli effetti del cardo mariano sulla cognizione.
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Fonte
Depurativo naturale per il fegato dall’azione antiossidante ed epatoprotettrice.
Svolge una funzione di difesa contro parecchie sostanze (come alcool e altre tossine) ed è utile nel trattamento di disturbi del fegato (cirrosi epatica e altre infiammazioni).
La silimarina ha anche un effetto protettivo non solo sul fegato, ma anche sui reni.